Bio
Ho sposato il bianco e nero, ed è diventata la mia primaria identità fotografica. Un concetto fotografico di impressionismo astratto in bianco e nero, un rimando tanto incolpevole quanto voluto a tutto ciò che mi ha influenzato negli anni. Dai neri esasperati e contrastati del Giacomelli, a quei bianchi bruciati che portano a perdere il contatto con la realtà, senza tralasciare le geometrie Bauhaus, che trasformano il mondo in una realtà parallela con distanze e riferimenti nuovi, onirici, quasi da incubo. Una sorta di esorcismo, che porta a sostenere il mio benessere durante questo interminabile periodo buio anche conosciuto come esistenza. Catturo l'ordinario, lavoro con il movimento, con la luce e pattern astratti, trasformo questi scatti in storie fantasiose e misteriose. Il fine ultimo è sempre creare una via di fuga per lo spettatore, l'esplorazione di una prospettiva alternativa. La sua natura imperfetta innesca le mie emozioni durante la creazione, immagini euforiche e cupe alimentano la mia ossessione fotografica. Una fiorente dipendenza che mi fa inseguire il movimento, catturare un momento nel tempo, generare un'espressione o dipingere un'illustrazione, per raccontare una storia, pronunciare una poesia, per far correre l'immaginazione. La macchina fotografica è il mio pennello, la pellicola o il sensore sono la mia tela e il tempo e la luce sono la mia pittura. Fondere realismo con l'oscurità e la fantasia la miscela di sfocature morbide con scie luminose aggressive esalta la fantasia. E' una connessione a tutto tondo della mia vita e della mia carriera nella fotografia. E' il riflesso di chi sono veramente. Benvenuti